Il riscatto della scuola

realizzato con la collaborazione di Elena Foresti, Puglisi e Orlando e E. Poli

Scuola – Formazione – Cultura

A scuola i bambini e i ragazzi crescono, imparano, si formano e si relazionano con gli altri. Entrano in una comunità e diventano parte di essa. Lo studente che impara capisce di poter raggiungere obiettivi nuovi e gli apprendimenti sono facilitati in contesti positivi, dove gli alunni instaurano relazioni con compagni e adulti. I ragazzi, nello sviluppare il pensiero critico affrontano il percorso scolastico che contribuisce a formare persone consapevoli e responsabili, in grado di fare scelte non solo per sè stessi ma anche per gli altri. La scuola è una comunità in cui gli attori principali sono i nostri ragazzi ma dove le relazioni scuola-famiglia pongono le basi per una continuità educativa che favorisca motivazione e apprendimenti. Le scuole non vanno lasciate sole e le istituzioni del territorio devono supportarle ancora di più oggi, trovandoci in una realtà colpita dall’emergenza covid.

  1. Welfare e scuola
    Occorrono politiche che abbiano al centro dell’interesse il lavoro, i permessi retribuiti e il tempo dei genitori per conciliare lavoro e gestione dei figli ma che non confondano la scuola con il welfare. Azioni e risorse che valorizzino le finalità educative e didattiche dell’istituzione scolastica distinguendola da quelli che devono essere i supporti alla genitorialità e azioni che consentano ai genitori di lavorare ma anche di poter passare più tempo con i propri figli.
  2. Scuola e sicurezza edilizia: La manutenzione degli edifici scolastici dai nidi alle scuole secondarie di primo grado è di competenza comunale. Occorre un sistema tempestivo ed efficace di risposta alle segnalazioni delle scuole per ciò che riguarda gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Importante in un’amministrazione, è la sensibilità alla presa in carico dei problemi e al confronto con il personale scolastico e le famiglie. La sicurezza di alunni e personale deve essere la priorità del Comune. Nel 2016 la Consigliera Comunale Elena Foresti ha lanciato il “Tour delle Scuole” evidenziando la presenza in città di più istituti scolastici privi di alcune certificazioni di sicurezza. Questo non deve più accadere, per ogni istituto ci devono essere i certificati di abitabilità/agibilità, staticità, sicurezza impianto elettrico, idraulico, termo-sanitario, certificazione antincendio e piano di evacuazione rapida dall’edificio. In caso di lavori urgenti corposi di manutenzione la priorità deve essere la sicurezza di bambini e personale. Piano di riqualificazione dei plessi scolastici che parta dalla messa in sicurezza degli edifici a partire dai piccoli interventi troppo spesso trascurati come i rifacimenti di intonaci, finestre, impianti elettrici, termici, idraulici e che arrivi ai grandi interventi di antisismica, agibilità e rifacimento giardini scolastici.
  3. Scuola e sanità: Le scuole non devono essere lasciate sole. Genitori e personale scolastico non sono medici, bene che ci sia una responsabilità condivisa ma oltre a questo occorre anche il ripristino di una qualche forma di medicina scolastica. Le scuole hanno dato il massimo in questo momento storico difficile ed è giusto che la politica e le istituzioni del territorio mettano in atto azioni concrete in loro supporto.  Prevedere test salivari e tamponi gratuiti per studenti e personale scolastico. Una possibilità utile alle scuole è il ripristino del certificato medico in seguito ad una dimissione da scuola, valutato da una figura di medico scolastico che si occupi di più comprensori.
  4. Spazi scolastici e capienze: Utilizzo degli spazi di proprietà del comune di Bologna per sopperire alla carenza di aule e agli esuberi scolastici, evitare la costituzione di classi affollate, permettere un maggior distanziamento sociale tra gli alunni e garantire spazi a norma di legge.
  5. Sanificazioni dei locali scolastici: Garantire efficienti servizi di pulizia e sanificazione degli spazi scolastici del territorio di competenza del Comune di Bologna agendo in supporto a quanto già di competenza delle Istituzioni Scolastiche. In caso di istituti scolastici sede di seggi elettorali, prevedere sanificazioni straordinarie anticovid per garantire la tutela della salute degli studenti e del personale una volta rientrati nelle aule
  6. Scuola e sicurezza: Installazione di servizi di videosorveglianza esterne e presenza delle forze dell’ordine nelle aree antistanti le scuole, al fine di garantire la sicurezza stradale di alunni e personale scolastico e per prevenire fenomeni di disagio sociale, bullismo e spaccio di stupefacenti. Dotare gli Istituti scolastici di competenza comunale di sistemi di allarme  per evitare, durante la chiusura, intrusioni, furti e atti vandalici.
  7. Monitoraggio e controllo servizi di refezione: Maggior controllo sulle mense e sui pasti somministrati agli studenti, e dal punto di vista qualitativo e quantitativo dal punto di vista igienico-sanitario in collaborazione con i Comitati Mense scolastiche.
  8. Progetti formazione, di prevenzione e sensibilizzazione:
  9. Potenziare i programmi di formazione,  prevenzione e sensibilizzazione sul bullismo e cyber bullismo, da inserire come opportunità nei POF e da realizzarsi in collaborazione con le forze dell’ordine e/o associazioni di professionisti con qualifiche specifiche sul territorio comunale
  10. Programmi di formazione e sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne e valorizzazione del ruolo femminile nella società.
  11. Programmi di sensibilizzazione di lotta allo spreco alimentare nelle mense.
  12. Programmi di sensibilizzazione per la lotta contro le dipendenze (gioco, droga e alcol)
  13. .Progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva
  14. Incrementare progetti per favorire e rinforzare il valore della raccolta differenziata, anche attraverso la collaborazione con le altre istituzioni sul territorio
  15. Promuovere progetti di formazione e di prevenzione sul fenomeno hikikomori, attraverso incontri con esperti del settore e delle specifiche età degli studenti
  16. Promuovere progetti di formazione per docenti sul mutismo selettivo che vedano la possibilità di professionisti all’interno delle scuole per supportare gli insegnanti
  17. Progetti logos: nelle scuole infanzia prevedere la presenza di logopedisti che affianchino gli insegnanti per l’individuazione di eventuali supporti necessari ai bambini
  18. Rette calmierate nei nidi privati convenzionati con il Comune di Bologna
  19. Servizi integrati: particolare attenzione ai servizi integrativi scolastici di pre – scuola, post scuola pomeridiano, post scuola nell’orario del pranzo e trasporto scolastico collettivo nelle scuole primarie. In questo senso occorre un potenziamento, essendo di competenza dei Comuni ai sensi dell’art. 42 del DPR 616/1977 soprattutto per i servizi integrativi a favore di studenti disabili nelle scuole.
  20. Abbandono scolastico: Occorre implementare la lotta all’abbandono scolastico sostenendo le Istituzioni Scolastiche e favorendo interventi volti all’individuazione dei soggetti a rischio abbandono già nel primo ciclo di istruzione, promuovendo percorsi di recupero e valorizzazione anche extrascolastici. Servono più risorse per incrementare il personale nelle aule e i progetti volti a lavorare su interazione dei gruppi per potenziare accoglienza e relazioni. L’obiettivo deve essere la valorizzazione delle singole individualità, investire sul futuro significa rendere le realtà scolastiche luoghi in grado di accogliere, accompagnare e formare cittadini che si sappiano voler bene e che imparino il valore del rispetto degli altri, riconoscendo le abilità di ciascuno come ricchezza del gruppo di cui si fa parte. Sentirsi parte della scuola, della comunità, rafforza ancora di più la motivazione nei ragazzi.
  21. Potenziare sportelli d’ascolto nelle scuole del territorio per famiglie, studenti e insegnanti, al fine di porre le basi per una sinergica collaborazione scuola – famiglia
  22. Integrazione: potenziare le risorse per incrementare il numero dei mediatori culturali in supporto alle scuole al fine di consentire la relazione e l’integrazione e al tempo stesso porre attenzione  alle formazioni delle classi affinché vi sia omogeneità nelle varie scuole e classi cittadine.
  23. Piani evacuazione: aggiornare e modificare le segnaletiche dei piani di evacuazione nuovi, realizzati in seguito alle nuove organizzazioni dovute all’emergenza Covid.
  24. Valorizzazione della continuità educativa didattica
  25. Abbattimento delle barriere architettoniche negli istituti scolastici di ogni ordine e grado di competenza comunale
  26. Insegnamento della religione cattolica e della materia alternativa: permettere ai docenti di svolgere le loro ore senza dover interrompere le proprie programmazioni didattiche per la sostituzione di altri insegnanti della scuola.
  27. Outodoor Education: implementare i progetti in collaborazione con l’Università di Bologna potenziando le possibilità di offerte sul territorio anche grazie all’investimento di risorse per la rigenerazione dei giardini scolastici delle scuole cittadine.
  28. Defibrillatori: in tutte le scuole che ne sono ancora sprovviste.
  29. Dirigenti scolastici: superare il problema delle reggenze, troppa burocrazia e troppe responsabilità che spaziano dalla sicurezza degli edifici scolastici alla rappresentanza legale. I Dirigenti scolastici hanno numerose scuole da seguire, non solo dal punto di vista organizzativo e gestionale ma anche per ciò che riguarda l’anagrafica studenti, certificazioni e sicurezza edilizia. E’ importante per le nostre scuole e per i nostri ragazzi che l’amministrazione comunale possa supportare i Dirigenti scolastici nelle pratiche burocratiche e che, in tema di edilizia e programmazione, vengano costantemente coinvolti  sia sull’utilizzo degli spazi, sia sulle previsioni rispetto alla popolazione scolastica.
  30. Alternanza scuola/lavoro: L’ amministrazione comunale può promuovere, per gli Istituti Superiori, progetti di alternanza che abbiano attinenza con il percorso di studi dei vari indirizzi e in continuità con le competenze specifiche dei singoli Istituti.
  31. Supporti al personale scolastico: Supporti al personale e prevenzione del burnout, per prevenire i rischi lavorare sul potenziare gli organici e prevedere la presenza fisica periodica di figure professionali pedagogiche nelle singole strutture in supporto al team scolastico. Dare la possibilità ai lavoratori delle scuole non solo di poter chiedere supporti di personale in più ma di ottenerli in caso di classi con particolari necessità e realtà.
    Ragionare sulla possibilità di rendere fattibili i fuori scuola dopo una certa età, se richiesto dal personale che si dichiara in difficoltà legata all’età e alla conseguente possibile fatica fisica ed emotiva.
    Ascoltare chi vive le scuole e rispondere alle esigenze della quotidianità, prima di ogni altra cosa.
  32. TRASPORTO PUBBLICO:  garantire sicurezza e  numeri adeguati di mezzi sul territorio negli orari di entrata e uscita da scuola. 

Nidi e scuole infanzia comunali

I bambini quando arrivano a scuola sorridono, cercano e trovano negli occhi e nei movimenti degli adulti che li accolgono quegli stessi sorrisi. Oggi a scuola si sorride con il corpo, con lo sguardo, con il tono di voce. L’empatia oggi ancora di più ha un ruolo fondamentale, i bambini in classe possono vivere di nuovo la corporeità, la relazione e il contatto con gli altri. A scuola si divertono, giocano e imparano insieme ai compagni e sono tornati almeno un po’ a quella loro normalità dello stare insieme senza barriere, senza timori e con tanta voglia di spazi dove poter sentirsi sicuri insieme ad adulti pronti a non negare un abbraccio. Questo è ciò che la scuola sta dando a chi la vive, che siano lavoratori o alunni: la non paura nello stare vicino agli altri e con gli altri.
Ed è questa ricchezza che le istituzioni devono tutelare. In contesti sereni sono facilitati gli apprendimenti. Il mondo della scuola chiede a gran voce di essere supportato dalle istituzioni e dalla politica, in questo difficile momento storico ancora di più. C’è bisogno di un cambio di passo nella nostra Città, di una politica che abbia al centro dell’interesse la scuola, i bambini e i ragazzi ma anche le stesse famiglie e il lavoro.

  1. La scuola pubblica è gratuita

 
Rimarcare il principio di gratuità della scuola pubblica eliminando la retta di frequenza nelle scuole infanzia comunali introdotta dall’amministrazione Merola e reintroducendo la retta di refezione scolastica.

  • Contratti, esperienze e formazione

Qualora fosse impossibile dal punto di vista amministrativo/tecnico ripristinare il contratto scuola alle insegnanti delle scuole dell’infanzia, uniformare il più possibile il contratto enti locali al contratto scuola (quest’ultimo eliminato  dall’amministrazione Merola), riconoscendo il valore degli aspetti contrattuali come presupposti volti a garantire qualità educativa-didattica ma anche per evitare di perdere il personale formatosi nel Comune grazie alle risorse comunali e con esperienza acquisita nel tempo nelle nostre scuole che, a fronte dei contratti, migra nelle scuole statali in cui svolgere lo stesso lavoro ma a condizioni contrattuali notevolmente differenti. La professionalità docente del Comune di Bologna resti ad arricchire con competenze, passione ed esperienza acquisita, le nostre scuole comunali.

  • Scuola e gestione

Assunzione di collaboratori scuola infanzia in modo tale da poter garantire le presenza di un collaboratore per ogni classe/sezione. Ripristino della figura dell’organico potenziato per supportare le classi che hanno numerosi inserimenti e/o con particolari esigenze.

Ripristino di una regia comunale orizzontale tra i quartieri che semplifichi le comunicazioni tra lavoratori e gestione ma anche tra famiglie e amministrazione. Incremento delle risorse per gestire le sostituzioni e diminuire il numero dei bambini nelle classi delle scuole dell’infanzia in modo tale da ridurre il rapporto numerico insegnante/bambini. Prevedere nei nidi comunali, l’assunzione di più personale collaboratore ed educatore affinché ci siano in più un collaboratore part time e un’educatrice part time in ogni plesso. Sempre nei nidi d’infanzia, organizzare la quotidianità in modo tale che il rapporto numerico educatrice/bambini venga rispettato durante tutto l’orario di apertura giornaliera. Per le figure professionali degli educatori, prevedere che in caso di assenza del bambino da scuola, il lavoratore in qualità di membro del team scolastico, continui la sua attività sul progetto di inclusione condiviso con il gruppo classe. Importanza del mantenere la figura dell’educatore di plesso che durante l’emergenza covid può rimanere nella sezione di appartenenza per ragioni di sicurezza.

  • Nidi e centri estivi 

Omologare il calendario scolastico dei nidi d’infanzia a quello delle scuole dell’ infanzia e prevedere un’organizzazione di centri estivi nel periodo estivo (e non per sole tre settimane di luglio come avviene adesso), su base volontaria e retribuita dei lavoratori.

  • Inclusione e disabilità

Risaltare l’importanza della continuità educativa nelle scelte organizzative dell’amministrazione.
Aumentare le risorse destinate alla copertura di tutte le settimane estive per i bambini con disabilità che hanno diritto come tutti di frequentare i centri estivi per tutto il periodo di apertura del servizio. Valorizzazione della professionalità degli educatori, riconoscendone l’importanza e il supporto nella quotidianità per tutta la scuola. Fondamentale è l’abbattimento delle barriere architettoniche per consentire al meglio l’inclusione e rinforzare il senso di appartenenza alla comunità scolastica negli alunni con disabilità.

  • Scuola e professionalità

Vi è la necessità di due nuovi testi degni della nostra tradizione, per il Regolamento dei Nidi e il Regolamento delle scuole dell’infanzia. Riscrittura del Regolamento dei nidi di infanzia per affrontare l’aspetto maggiormente trascurato, quello che più di ogni altro fa uscire i nidi dalla visione assistenzialistica e li pone in un orizzonte di istituzione educativa a pieno titolo. Punti salienti: Professionalità specifica delle educatrici, dei collaboratori e dei coordinatori pedagogici; consiglio di sezione, collegio degli educatori, inclusione e differenze, calendario scolastico omologato alle scuole dell’infanzia.
Revisione del regolamento delle scuole infanzia. Bisogna omologare almeno nella forma i due testi e, per quanto riguarda i contenuti occorre portare i nidi comunali verso le scuole dell’infanzia in termini di collegialità, continuità, formazione e la valorizzazione delle varie professionalità .

Bologna città delle scuole

Occorre tornare ad una gestione diretta di nidi e scuole d’infanzia, con una “regia comunale” che sia orizzontale tra i Quartieri, che devono tornare ai numeri di personale del back office e del front office di un tempo. Occorre ripristinare l’energia e la sinergia tra lavoratori e responsabili. Armonizzare il contratto enti locali verso il contratto scuola è una scelta politica. Le scuole e i nidi devono poter contare sulle supplenze e garantire l’apertura del servizio con qualità, i bambini, anche quando saremo usciti dall’emergenza Covid,  non dovranno più essere divisi in altre classi perché  mancano le supplenti: devono essere garantite continuità didattica e sicurezza. Deve essere favorita l’autonomia, i Collegi docenti hanno diritti che devono poter esercitare per migliorare l’offerta formativa e bisogna incrementare le risorse per l’acquisto di materiale didattico, arredi esterni, macro-strutture e manutenzioni extra-canone. È necessario tornare all’idea di scuola che ha portato Bologna ad essere un esempio nazionale ben lontana da una concezione aziendalistica. I nidi e le scuole hanno bisogno di carezze da parte del Comune.  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *